La Paura – Impariamo a conoscerla – Parte 2

“Tutti abbiamo paura. La differenza sta nella domanda: paura di cosa?”

Prendendo spunto da questa citazione di Frank Thiess questo articolo vuole evidenziare le principali forma di paura partendo da un dato di fatto: esistono tante forma di paura quante se ne possono inventare. Le paure cos’ come l’uomo si sono evolute nel corso del tempo, si sono trasformate e oggi quelle più comuni sono diverse rispetto a quelle del passato.

La paura non ha figli e figliastri

La paura, le diverse forme di fobia, non si riscontrano con una prevalenza significativa in una classe specifica di persone. Nessuno ne è immune, tantomeno psicologi e psichiatri che ogni giorno lavorano con le fobie. Ciò che cambia appunto è il contenuto della fobia, lo stimolo che può suscitare reazioni eccessive nella persona e che può bloccarla nelle sue attività quotidiane.

Quante sono le fobie?

Infinite! Se volessimo farne un elenco rischieremo di scrivere all’infinito e di doverlo aggiornare continuamente. Le paure variano da quelle classiche e come dire facilmente comprensibili e accettabili ai più (paura di rimanere bloccato in ascensore, paura dei ragni,ecc) a quelle più stravaganti (paura degli specchi, paura del vento, ecc). 

Monofobie e Fobie generalizzate

Come abbiamo scritto in un nostro articolo precedente La paura: impariamo a conoscerla (https://business.psicologi.me/2021/01/29/la-paura-impariamo-a-conoscerla/), una prima distinzione che possiamo fare, quando parliamo di fobie, è quella tra fobie specifiche o monofobie e fobie generalizzate.

Le monofobie sono un tipo di disturbo che si manifesta con paura costante, ricorrente e irragionevole nei confronti di un oggetto, una situazione, un animale, un evento ben specifico.

Le fobie generalizzate sono un disturbo completamente pervasivo, all’interno del quale il soggetto non ha più bisogno di stimoli esterni per provare paura, poiché è la sua stessa percezione di realtà che crea il pericolo e la minacciosità ovunque. 

Monofobie più comuni

Tra le varie monofobie presentiamo un piccolo elenco di quelle che ad oggi appaiono in modo più comune tra le persone:

  • Paura di volare: Si tratta di una fobia che ha aumentato la sua frequenza poichè l’aereo ad oggi rappresenta uno dei mezzi di trasporto più efficienti e popolari verso destinazioni lontane.  La paura di volare è quindi una delle più comuni negli ultimi anni, cosa che sicuramente rispecchia l’evoluzione dei tempi.
  • Paura di perdere persone care: Le persone che ne soffrono vivono costantemente con il terrore di perdere i propri cari e finiscono per sviluppare un profondo senso di insicurezza e un atteggiamento che rischia di diventare eccessivamente morboso e oppressivo
  • Paura degli animali: Si tratta di una paura esasperata in dotta dall’incontro e a volte anche solo dal pensiero di determinati animali come ragni, serpenti, piccioni ecc.

Altre monofobie diffuse

  • Anginofobia: paura di soffocare
  • Glossofobia: paura di parlare in pubblico
  • Emofobia: paura del sangue
  • Scotofobia: paura del buio
  • Amaxofobia: paura di guidare
  • Eritrofobia: paura di arrossire in pubblico

Principali fobie generalizzate

Alcune monofobie come la paura di perdere il controllo, la paura dell’altezza (acrofobia), la paura dei luoghi chiusi (claustrofobia) e quella di rimanere soli o allontanarsi da luoghi considerati sicuri (agorafobia), riguardando situazioni di vita molto usuali, tendono spesso a trasformarsi in fobie generalizzate. Nel dettaglio possiamo così descriverle:

  • La paura di perdere il controllo

La paura di perdere il controllo di sé o delle naturali funzioni del proprio organismo, in determinate situazioni, è la forma più frequente di sindrome da panico. Questa forma di paura può avere espressioni diverse, paura di sudare copiosamente in pubblico o di arrossire, paura di bloccarsi mentre si parla ad un pubblico, paura di essere colti da raptus di follia, per citarne alcune, ma tutte  basate sul fatto che il soggetto teme la perdita di controllo totale o di alcune delle sue funzioni naturali

I soggetti fobici allora, si impegneranno costantemente a tenere sotto stretta vigilanza tutte le loro funzioni naturali, alterandole proprio grazie all’effetto paradosso del tentativo di controllare razionalmente ciò che funziona bene spontaneamente.  Ne deriverà un atteggiamento di evitamento nei confronti di tutte le situazioni considerate minacciose, anche se l’effetto finale sarà comunque quello di arrivare a somatizzare ciò che si teme. 

  • Acrofobia:  Paura dell’altezza

È la più frequente tra le forme di paura situazionale e può manifestarsi come singola fobia oppure associata ad altre tipologie di paura patologica, come ad esempio l’agorafobia.

La paura dell’altezza, se generalizzata, non necessita  obbligatoriamente, per scatenarsi, di trovarsi in cima ad una torre o sull’orlo di un precipizio, poiché potrebbe bastare semplicemente la vista di un film o di una fotografia.

La caratteristica curiosa è che questa forma di paura spesso non si riferisce solamente al senso di vertigine e alla possibile caduta nel vuoto, ma anche all’idea bizzarra di essere attratti dal vuoto e rapiti dal raptus di gettarvisi.

Questa paura limita notevolmente la vita delle persone che ne soffrono impedendo addirittura di salire al secondo piano di un edificio, osservare un panorama o attraversare un viadotto sia a piedi che con altri mezzi.

  • Agorafobia  

L’agorafobia, cioè la paura di stare soli o di allontanarsi da luoghi ritenuti sicuri, rappresenta una delle forme essenziali di fobia associata al disturbo da attacchi panico.

Di solito generalizzata, costringe la persona che ne soffre ad una vita di limitazioni rispetto ad eventuali spostamenti, oppure a cercare la presenza rassicurante di qualcuno pronto ad intervenire in caso di attacco di panico.

Anche la vita affettiva e professionale risulta fortemente influenzata da questo tipo di disturbo. Molto spesso queste persone scelgono infatti un partner particolarmente protettivo, anche se non ne sono innamorate, o ricercano un’attività lavorativa cucita su misura rispetto alle loro esigenze. 

  • Claustrofobia

Molto spesso all’agorafobia si associa una paura apparentemente opposta, la claustrofobia, ovvero il timore degli spazi chiusi dai quali non sia possibile uscire immediatamente nel caso in cui sopraggiunga l’attacco di panico. Spesso la fobia non riguarda solo i luoghi chiusi, ma anche situazioni in cui l’allontanamento potrebbe esporre la persona a situazioni di disagio verso gli altri: riunioni di lavoro, pranzi, concerti, ecc..

Nel caso della claustrofobia così come nell’agorafobia la persona tende ad evitare le situazioni temute e nella forma più grave non riesce ad affrontarle nemmeno con la presenza di altri.